Palazzo Arzaga è uno dei più lussuosi resort del Nord Italia; è dotato di un albergo a cinque stelle, di una Spa, di un centro congressi e di due campi da golf, rispettivamente di 18 e 9 buche.Il campo pratica, posizionato nella zona più alta della proprietà e distante circa duecento metri dal tee di partenza,offre una vista meravigliosa, con le prealpi e la città di Brescia a fare da sfondo.

Percorso Jack Nicklaus II (18 Buche)

Il percorso su cui si è giocato il Italian Senior Open 2008 si sviluppa per 6410 metri (par 72) su due giri da nove buche; è stato disegnato dalla multinazionale della progettazione dei campi guidata da Jack Nicklaus ed è stato firmato dal figlio omonimo di quest’ultimo.



Le buche vicine alla clubhouse sono caratterizzate da un paesaggio ondulato e da zone di vegetazione formate da alberi secolari, prevalentemente ippocastani e querce. La parte occidentale della proprietà è praticamente piatta e gli alberi piantati sono ancora di dimensioni ridotte, sia per caratterizzare il paesaggio, che per influenzare in modo determinante le strategie di gioco.Il percorso risente inevitabilmente della differenza di morfologia delle due aree, le buche vicino alla clubhouse e sul dorso della collina sono sicuramente più interessanti e piacevoli da giocare, rispetto a quelle sul piano, che sono diritte e posizionate parallelamente una all’altra, risultando così abbastanza ripetitive.


I progettisti hanno disegnato il campo ponendo maggiori difficoltà negli approcci ai green, piuttosto che ai colpi dal tee. I green sono di dimensione superiore alla media dei campi italiani, ma sono difesi con ogni tipo di ostacolo: acqua, bunker di sabbia e d’erba. I fairway sono invece molto larghi e concavi, perdonando molto gli errori col drive, i bunker sono inoltre poco profondi e danno sempre un’opportunità di recupero. I laghetti presenti sul percorso sono ben sei, essi incutono molto timore, ma in effetti influenzano il gioco in modo determinante solo in un paio di buche (buca 7 e buca 15).Il campo è progettato in modo da essere apprezzato anche dai giocatori meno esperti: vengono sempre date, anche nelle buche più difficili, delle vie di fuga; i principianti, così come i giocatori meno temerari, possono sempre aggirare gli ostacoli utilizzando un colpo in più.


Le buche par 4 hanno lunghezze variabili, risultando ben bilanciate, così come le buche par 5.I quattro par 3 sono nel loro complesso il tallone d’Achille dell’intero percorso, tre di essi (Buca 2, 7, 17) hanno lunghezza molto simile e capita spesso di giocare lo stesso ferro per raggiungere il green; il quarto (Buca 13) è forse troppo lungo per il giocatore medio, il quale è spesso obbligato a giocare il drive per raggiungere la bandiera.


Come ultima annotazione, si consiglia di non prenotare le partenze nei tardi pomeriggi estivi, soprattutto se si intende giocare da soli, in quanto i tee sopraelevati sono orientati in direzione del sole al tramonto; è di conseguenza arduo seguire la traiettoria della palina ed individuare il suo punto d’atterraggio.


Percorso Gary Player (9 Buche)

Disegnato dallo studio di progettazione condotto da Gary Player, il percorso di 9 buche si snoda nella zona più ondulata della proprietà.



Le prima e l’ultima parte del percorso segue la naturale topografia del terreno, perfetta per accogliere un campo da golf.La sequenza delle buche, non è sicuramente all’altezza della fama dello studio di architettura a metà percorso, la partenza della buca 6 è a fianco della seguente, una volta imbucato il putt è necessario percorrere a ritroso l’intera lunghezza della buca per giocare il tee-shot successivo; tutto ciò provoca inoltre notevoli rallentamenti del gioco nei giorni di grande affollamento.

Il percorso è stato progettato con l’intento di ricalcare lo stile dei links britannici, ciò si riflette soprattutto nella forma dei bunker, che sono quasi tutti rotondi e con sponda molto alta e verticale. L’acqua è in gioco in ben sei buche e questa caratteristica non collima esattamente col disegno dei campi scozzesi, nei quali gli ostacoli d’acqua appaiono assai raramente, e sotto forma di stretti ruscelli. E' inoltre da notare il fatto che tutti gli ostacoli d'acqua siano posizionati sulla destra del fairway, vengono così penalizzati i giocatori neofiti, che, come è noto, tendo ad "aprire" il colpo.

I par 4 sono sicuramente le buche più interessanti da giocare, richiedono accuratezza, sia nei colpi dal tee, che negli approcci.I par 3 hanno lunghezza molto simile e hanno entrambi green molto grandi e ondulati.I par 5 sono molto diversi l’uno dall’altro, il primo è una buca molto lunga e dritta, il secondo è caratterizzato da uno stretto dogleg a 90° che può essere raggiunto col secondo colpo.



Nel complesso il percorso è comunque piacevole da giocare, anche se in sede di progettazione alcuni particolari non sono stati sicuramente studiati alla perfezione.